Così viene comunemente chiamato il myosotis pianta erbacea perenne della famiglia delle borraginacee che dona tocchi di azzurro ai nostri prati tra febbraio e marzo.
È una pianta molto rustica che si sviluppa lentamente e tende ad occupare tutto lo spazio disponibile.
Riconoscibile per i suoi fiorellini dal caratteristico blu intenso è originaria delle zone temperate dell’Europa, dell’Australia, America ed Asia, ama le posizioni soleggiate e di mezza ombra, va innaffiata una volta alla settimana. Viene solitamente usata come pianta riempitiva per aiuole o bordure.
Il genere comprende una cinquantina di specie ed il suo significato botanico deriva dall’unione di due parole greche mys (topo) e otos (orecchie) “orecchie di topo” per sottolineare la somiglianza delle sue foglie con il suddetto particolare anatomico.
Popolarmente è conosciuto anche sotto il nome di Occhi della Madonna.
Nel linguaggio dei fiori, inutile dirlo, il significato che rappresenta è pienamente espresso dal suo nome. Un invito al ricordo, a non dimenticare. Il non ti scordar di me, quale simbolo del ricordo e della memoria, è un fiore da riservare alle persone più care, anche ai famigliari e agli amici di colui che è scomparso di recente.
Secondo Plinio il Vecchio il Non ti scordar di me è simbolo di salvezza da tutto ciò che può rattristare o addolorare poiché, anticamente, era ritenuta sacra. Inoltre è considerata un’erba sacra, con essa si otteneva una pozione capace di guarire gli occhi.
La Leggenda del Non ti scordar di me
Il suo nome è legato ad un’antica leggenda austriaca che narra come due innamorati passeggiando lungo le rive del Danubio, colpiti dalla bellezza di quei piccoli fiori, decisero di suggellare le loro promesse raccogliendone alcuni.
Purtroppo, nel tentativo di impossessarsi del fiore, il giovane cadde nel fiume e prima di morire inghiottito dalle acque, gridò la famosa frase “non ti scordar di me!”.
Simbologie nel mondo
Questo fiore bello e romantico adornava in epoca vittoriana l’abbigliamento delle donne innamorate e viene ricordato anche da D.H. Lawrence in alcune pagine del romanzo “L’amante di Lady Chatterley”.
Re Enrico IV d’Inghilterra lo scelse come suo emblema personale durante il periodo del suo esilio (1398).
Nella Germania del quindicesimo secolo, chi indossava il fiore non sarebbe stato dimenticato dalla propria amata; mentre le donne lo indossavano come segno di fedeltà.
Fiori di non ti scordar di me vengono esibiti addosso il primo giorno di luglio di ogni anno a Terranova, in Canada, per commemorare i connazionali caduti per la patria durante la Prima Guerra Mondiale e, in particolare, nel corso della Battaglia della Somme combattuta in Piccardia (Francia).
In Canada è il simbolo dell’Alzheimer Society proprio per il motivo che il morbo di Alzheimer è una forma di demenza degenerativa incurabile e terminale.
In Italia è utilizzato da Telefono Azzurro per non dimenticare la voce dei bambini. Dal 1983, il Myosotis è anche il simbolo della Giornata internazionale dei bambini scomparsi per incoraggiare a non dimenticarli e per diffondere un messaggio di speranza e di solidarietà ai genitori rimasti senza notizie dei loro figli.
Infine il non ti scordar di me è stato adottato a livello internazionale come fiore ufficiale della Festa dei Nonni.
Curiosità
All’inizio del 1934, con l’ascesa di Hitler al potere, divenne chiaro che la Libera Muratoria era in pericolo. In quello stesso anno la “Gran Loggia del Sole” capendo la gravità del pericolo, adottava il piccolo fiore blu come sostituto della tradizionale squadra e compasso.
Si pensò infatti che tale nuovo simbolo avrebbe diminuito il rischio di riconoscimento dei Fratelli da parte dei nazisti che erano impegnati nella confisca totale dei beni di tutte le Logge massoniche.
In quegli anni la libera Massoneria tedesca operò al coperto e questo fiore delicato assunse il ruolo di simbolo della sopravvivenza dell’Istituzione in quegli anni bui. Durante il decennio del potere nazista il distintivo del Non ti scordar di me servì come segno grazie al quale gli appartenenti alla Massoneria poterono riconoscersi l’un l’altro in pubblico, nelle città e nei campi di prigionia.
Il “Non ti scordar di me” significava la volontà dei Fratelli di mantenere viva la Luce della Libera Muratoria. Quando la “Gran Loggia del Sole” fu riaperta a Bayreuth nel 1947, un piccolo distintivo a forma di Non ti scordar di me fu ufficialmente adottato come l’emblema della prima riunione annuale dei Fratelli sopravvissuti agli amari anni della clandestinità.
Alla prima riunione annuale della nuova Gran Loggia Unita di Germania nel 1948, il distintivo fu adottato come emblema massonico ufficiale in onore delle migliaia di valorosi Fratelli che continuarono i lavori muratori sotto il nazismo. L’anno seguente, ogni delegato alla Conferenza dei Grandi Maestri a Washington, D.C., ricevette uno di questi distintivi da parte del Gran Maestro.
Il piccolo fiore azzurro dotato di cinque petali, nel linguaggio floreale significa vero amore, amicizia e fedeltà, e con tale significato da allora è entrato a far parte della tradizione muratoria.
Premesso: bel sito nel suo complesso. Bell’articolo, “Pieno” rimanendo nel sintetico: dote rara avere un ottima capacità di sintesi essendo nello stesso modo esaustiva, pertanto il tutto risulta estremamente completo e piacevole nella lettura. Se vuoi sapere come ci sono arrivato: l’ho trovato Googlando, è al primo posto quando cerchi “nontiscordardime simbologia”.
Ciao Enrico, ti ringrazio infinitamente per il tuo bel commento e sono felice che ti sia piaciuto il sito ed i contenuti che pubblico. Non sono una “botanica”, ma mi piace studiare e approfondire questi temi, per questo è bello trovare persone come te che apprezzano 🙂
Un saluto dal bosco! Torna quando vuoi. Susy
L’ho cercato e l’ho trovato. Posso solo complimentarmi per l’ottima capacità di sintesi e la chiara esposizione. Mi interessava molto questo argomento. A questo punto non resta che inoltrarmi e perdermi nel “bosco dei tesori”.
Buongiorno Carla e soprattutto benvenuta! 🙂
Mi ha fatto molto piacere aver ricevuto il tuo commento e sono felice di accoglierti nel Bosco ❤️
Ho trovato il sito per caso perché ho scoperto che il 17 aprile è il giorno di festa la fata dei fiori per il popolo Mi etnia cinese di montagna Tibet alla data è dedicata una statua ai.cui piedi si depongono mazzetti di azalee
Cara Carla ti ringrazio per il commento, mi fa sempre molto piacere sapere che gli articoli che scrivo vengano apprezzati. Non sapevo di questa usanza di porre i mazzetti di azalee, di sicuro sarà un ottimo spunto per un futuro articolo del blog 🙂