fiori di erica rosa

fiori di erica rosa

Simbologia dell’Erica

L’Erica è una pianta che forma dei cuscini fioriti dato il suo sviluppo per lo più in larghezza.

È tipica delle Alpi, degli Appennini settentrionali e delle Alpi Apuane, vive a quote fino ai 2500 m sul livello del mare, in prati e pascoli, su pendii rocciosi e soleggiati e nelle zone luminose al limitare dei boschi di conifere, ma la si può coltivare anche a basse quote per ornare fioriere o bordure. Appartiene alla famiglia delle Ericacee.

L’erica può rappresentare ammirazione, bellezza e buona sorte,
ma può anche essere associata alla solitudine e alla protezione.

Significati dell’Erica

Il significato dell’erica cambia a seconda del colore: l’erica violacea è utilizzata come simbolo di ammirazione e solitudine, l’erica rosa è invece metafora di ottima fortuna mentre l’erica bianca simboleggia la protezione dal pericolo. Il bocciolo è, inoltre, utilizzato nei bouquet e come ornamento durante i matrimoni, poiché simboleggia la purificazione, la fedeltà, il romanticismo e sorte favorevole.

Morfologia e caratteristiche della pianta

L’Erica carcinina, o Erica Carnea, presenta un fusto sottile e legnoso da dove spuntano foglioline aghiformi dal colore verde vivo, che lo ricoprono per la sua totalità. È alta fino a 40 cm ed i suoi fiori si presentano in grappoli apicali di colore rosa più o meno intenso o bianchi le cui corolle hanno una forma che richiama una botte, formata dalla fusione dei singoli petali tra loro.

L’epiteto specifico “carnea” si riferisce al colore dei fiori simile a quello della carne viva, ma esiste anche la sua variante “alba” nella quale i fiori sono appunto bianchi.

Le due colorazioni più comuni dell’Erica

Mitologia della pianta

Sulle origini dell’erica sono state inventate molte leggende e la pianta è considerata magica dall’era druidica.
È una pianta nota per la sua robustezza e la capacità di prosperare in aree secche, come i terreni rocciosi, resistendo anche a temperature estreme. Grazie a queste sue caratteristiche, nell’antichità, fu utilizzata comunemente nella vita quotidiana per coperture, biancheria da letto, carburante e per intessere cesti, scope e corde.

I Druidi usavano scope di erica per purificare i loro altari ed è a questo, probabilmente, che si deve il suo significato di buona sorte nelle isole scozzesi. I Druidi la utilizzavano anche come antenato del luppolo nella produzione di idromele. Essi però ignoravano che sulle foglie di erica crescesse un fungo allucinogeno il quale contribuì, forse, a rendere la bevanda così famosa.

La leggenda di Malvina

Una delle leggende più note sull’erica è di tradizione druidica e racconta la storia di Oscar e Malvina. La leggenda narra che Ossian, un famoso capo celtico, avesse una figlia di nome Malvina, la quale, era stata promessa in sposa al guerriero Oscar. Ben presto Oscar partì per la battaglia ma un giorno, mentre Malvina e suo padre passeggiavano sulle scogliere, un messaggero portò loro la terribile notizia: il suo amato era caduto in guerra. Il messaggero consegnò a Malvina un mazzo di erica, ultimo gesto d’amore del suo guerriero. La gentildonna corse sulla collina, piangendo animatamente, ma quando le sue lacrime toccavano terra, i petali di erica da violacei si tramutavano in bianchi. Malvina benedisse quei fiori ed esclamò che, chiunque li avesse raccolti, avrebbe avuto un’ottima fortuna.

Malvina e Ossian rappresentati in vari dipinti nei quali Ossian canta a Malvina le gesta di Carthon.

Utilizzi della pianta

La pianta è considerata medicinale ed i suoi fiori sono officinali.
Dell’Erica si riconoscono le proprietà diuretiche, assai potenti, ed i suoi fiori vengono impiegati nella preparazione di tisane.
Hanno inoltre azione antisettica dovuta alla presenza di arbutina; sono usati in casi di cistiti, specie quelle prostatiche, preferiti ad altri preparati, in quanto non tossici. È una pianta molto visitata dalle api per il polline ed il nettare, da cui esse producono un ottimo miele.

Nel corso dei secoli si sono trovati diversi utilizzi per la pianta di erica, essa veniva utilizzata come materasso fragrante e rimbalzante, la prova di questo utilizzo, è stata rinvenuta in uno scavo di un paesino delle Orcadi. I letti fabbricati con l’erica, erano costruiti seguendo un istinto di aromaterapia primordiale, visto che, i fiori venivano posizionati in direzione della testa, in modo tale che il loro profumo fosse avvertito da chi dormiva. Il colore violaceo dell’erica venne utilizzato per tingere la stoffa ed è tutt’oggi il colore degli abiti tradizionali scozzesi. Il fiore ha anche proprietà medicinali che aiutano nella cura dei disturbi digestivi, del nervosismo, dell’asma e dell’insonnia. Per ultimo, ma non meno importante, l’erica viene utilizzata per creare saponi, candele e profumi.

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