piantaggine

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Simbologia della Piantaggine

La Piantaggine è un’erba molto diffusa dall’aspetto comune, che sicuramente avrete trovato anche voi in una vostra passeggiata…
È talmente diffusa che cresce anche sui marciapiedi in città!
Di piantaggine esistono 3 specie botaniche: Plantago Lanceolata, dalle foglie lineari e appuntite che richiamano appunto una lancia, la Plantago Major, nella quale la spiga è molto lunga e sottile mentre le foglie hanno forma ellittica e la Plantago Media, tipica dei boschi e delle zone montane, caratterizzata da foglie più piccole e tondeggianti.

La piantaggine è un vero e proprio rimedio di primo soccorso che può aiutare se ci si ferisce in mezzo alla natura.
Basta raccogliere le sue foglie, sminuzzarle e applicarle sulla ferita per fermarne il sanguinamento immediatamente.

Da questa sua proprietà, nel tempo, la piantaggine è diventata simbolo di protezione dal male, soprattutto verso i bambini che, spensierati nelle loro corse nei prati possono cadere per terra
e inavvertitamente sbucciarsi le ginocchia.

Denominazioni

Per le sue caratteristiche in Scozia la piantaggine viene chiamata Slánlus ovvero “la pianta che guarisce“, perché si ritiene che il suo cataplasma possa sanare e cicatrizzare tutte le ferite.

In Inghilterra prende il nome comune di English-man’s foot o White man’s foot, il motivo è perché è presente in ogni paese colonizzato dagli inglesi.

In alcune zone rurali del Galles per curare il mal di testa si usava applicare una foglia di piantaggine sulla fronte, utilizzando un filo di lana (rigorosamente!) rosso. In altre località questa preziosa pianta viene triturata e mischiata all’albume per lenire le scottature.

Le 3 specie di Piantaggine: Plantago Lanceolata, Plantago Major e Plantago Media.

La Piantaggine che prevede le bugie

Nel mondo celtico si utilizzava questa pianta per i pronostici, infatti voltando una sua foglia di primo mattino e contando le costole leggibili nella parte inferiore della foglia si dice sia possibile sapere il numero esatto di bugie che si diranno durante la giornata. Questa ovviamente è un’usanza senza alcun fondamento scientifico.

Qui sono messe a confronto la P.Lanceolata (a sinistra) con la P. Major, la seconda mostra quanto più grande sia rispetto alla prima (foto di meditflora.com)

Proprietà

Quello che sicuramente si sa sono le proprietà benefiche della pianta.
La piantaggine è una specie medicinale, nota fin dall’antichità per le sue caratteristiche disinfettanti e cicatrizzanti e le proprietà disinfiammanti. È ricca di zinco e minerali come silicio e potassio e agisce sulla coagulazione del sangue, giovando in caso di predisposizione alle emorragie o a mestruazioni troppo abbondanti.

Interessanti anche i risultati del suo impiego nella cura di ulcere gastriche o intestinali.

Un altro suo importante aspetto è legato alla cura delle affezioni broncopolmonari, con il succo delle sue foglie fresche, mescolato allo zucchero (in parti uguali), si ottiene uno sciroppo per la tosse molto apprezzato anche dai bambini.

Con la piantaggine si può preparare anche un’alternativa al classico thè, facendo bollire le sue foglie (fresche o secche) in un litro d’acqua. Per dolcificare si unirà un po’ di miele e a seconda di come lo preferite potrete consumarlo caldo o freddo.

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